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Trovati

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---------------------------- Marco Gallesi
Come dov'eva andare secondo "Roar" 
Storia di un’amicizia nella Torino anni Settanta
Il titolo è di quelli che incuriosiscono, così pure la copertina. “Come doveva andare secondo Roar”, la nuova
fatica letteraria di Marco Gallesi (Sbc edizioni) stuzzica il lettore anzitutto per la fotografia dal sapore anni Settanta. E proprio in quell’epoca è ambientata la storia di un’amicizia, quella di Cesare “Roar” Granesi ed Eddie Sangiorgi. A fare da sfondo la Torino degli anni di piombo, dove lo yuppismo e la new economy sono il palcoscenico di una vicenda che si intreccia con una trama inedita, il tutto visto attraverso l’umorismo crudele dell’autore. «Lo spunto è autobiografico - spiega il torinese Gallesi, scrittore e musicista dei mitici Arti e Mestieri -. Ho avuto la fortuna di vivere un periodo molto ricco dal punto di vista artistico e culturale, oltre ad aver fatto parte di una rock band, cosa che mi ha offerto l’opportunità di venire in contatto con personaggi di ogni tipo. Quello che ho vissuto mi è servito come trampolino per scrivere una storia che racconta in parte cose che sono accadute realmente». Lei in che personaggio si identifica? «C’è una parte di me in più di un
personaggio, anche se io sono Roar, che è stato il mio soprannome». Quello del titolo... «Infatti. L’idea è stata di mia moglie Germana che ha pensato di intitolarlo in quel modo. Inoltre quello della foto sono io. È stata scattata a Filicudi nel 1978». Come mai ha scelto di scrivere un romanzo dopo il thriller “Quarto di
luna”? «Sentivo l’esigenza di fare altro. Però in questi giorni sto lavorando al mio prossimo libro che è la prosecuzione di “Quarto di luna”. Sarà ambientato tra gli Stati Uniti e la Cornovaglia».

------------------------------- Alfredo Ponissi



------------------------------- Savino Catalano (detto Samagy)